Giovanni Spampinato. L'Ora, 8-9 ottobre 1969

Ragusa: la controdanza DC sbilancia

Il segretario: dimesso

RAGUSA, 8 ott. – L’inattesa decisione del dott. Gino Occhipinti di lasciare la carica di segretario provinciale della DC da lui ricoperta per quattro anni e mezzo, ha lasciato perplessi tutti, tranne, naturalmente, gli altissimi esponenti del partito. Le congetture che si fanno sono molteplici, e talvolta in stridente contrasto tra di loro.

L’ipotesi più verosimile (ma, ripetiamo, si tratta di ipotesi) è che qualcosa non abbia funzionato nella delicata e complessa operazione che si sta conducendo in questi giorni all’interno della DC. I notabili, visto il miserevole fallimento della convergenza dorotea, svolgevano accorte manovre di avvicinamento a un ‘altra corrente.

Sembrava ormai certa una riconversione di alcuni esponenti, con Spadola in testa, alle file tavianee, in modo da ottenere finalmente un qualche intervento della Cassa del Mezzogiorno in provincia. Ma qualche ingranaggio della macchina messa abilmente in moto non ha funzionato, qualcuno avrebbe “barato” e allora si è resa improrogabile l’esigenza di chiarificazione delle posizioni che esigeva una verifica delle forze. E così il dott. Occhipinti ha dovuto lasciare il campo per permettere tale chiarificazione.

Un altro non trascurabile aspetto della crisi va ricercato nella sostanziale mancanza di coesione all’interno dei gruppi di potere.

Un giornale catanese assai vicino agli interessi della maggioranza DC denunzia stamane le “manovre che sono state poste in atto con la complicità di alcuni ambienti palermitani” per impedire all’on. Spadola di rappresentare gli interessi della provincia di Ragusa in seno al monocolore Rumor.

Gli “ambienti palermitani” vanno ricollegati, secondo l’opinione di persone bene informate al ragusano on. Giummarra, assessore all’Agricoltura, che avrebbe messo in moto tutti i mezzi a sua disposizione per impedire che il concittadino Spadola sedesse sul banco del governo nazionale.

Tra le primissime prese di posizione registriamo quella del gruppo di “impegno politico” tempestivamente riunitosi per esaminare la situazione.

In un documento la sinistra del GIP afferma che: “le dimissioni dalla carica di segretario provinciale del dott. Occhipinti aprono indubbiamente una possibilità di schiarita nel confuso orizzonte politico provinciale. Esse costituiscono una presa d’atto del venir meno di una maggioranza in seguito al repentino dissolversi delle ragioni che a suo tempo furono poste a giustificazione della sua esistenza e di cui ora si è costatata la inconsistenza politica e la palese mistificazione”.

Il GIP continua rilevando l’artificiosità dell’unità realizzata a costo di clamorose rinunce per inconfessati interessi politici.

TOM