Giovanni Spampinato. L’Ora, 17-18 novembre 1969

Turismo. Ragusa è bella e tutta da scoprire

RAGUSA, 14 nov – “Tutta la provincia è bella e, ancora, tutta da scoprire… ma Ragusa Ibla è la cosa. più bella”. Così Alongi nella “Presentazione” del recente numero del bollettino del “Picco1issimo” (un vivace gruppo, sorto a Ragusa lo scorso anno, che si occupa di teatro, poesia, cultura e attualità), dedicato interamente alle suggestive bellezze di Ibla. Il ciclostilato, opera dei giovani Lauricella e Di Franco, è una guida alla Mostra fotografica “Ibla e le sue bellezze” che il “Piccolissimo” ha in programma per la fine del mese.

La Mostra, organizzata in collaborazione col Centro di Servizi Culturali ISES di Ragusa, sarà ospitata dal 26 al 31 ottobre nei saloni della Camera di Commercio, e comprenderà cento pregevoli fotografie (opera del noto Leone) di chiese, palazzi e opera d’arte che si trovano nella piccola “città vecchia”.

Da una rapida lettura della breve, ma esauriente guida (sono sinteticamente passate in rassegna 22 chiese, oltre a numerosi palazzi), la prima considerazione che si trae è di sconcertata amarezza per i1 deplorevole stato di abbandono del notevole patrimonio artistico che Ibla racchiude. A proposito di molte chiese e dei quadri spesso opera di artisti famosi che vi sono conservati, si legge:

In mediocre stato di conservazione”, “in completo stato di rovina e di abbandono”, “ormai sprovvista di tetto, va in rovina”, “in deplorevole stato di conservazione”, “in rovina, o quasi” “è adibita a stalla”, “sarà adibita a teatrino parrocchiale”, e così via.

L’iniziativa del “Piccolissimo” è senz’altro lodevole, venendo a colmare un preoccupante vuoto di validi contributi ad una reale valorizzazione del patrimonio artistico ibleo. E dalla tavola rotonda che si terrà nel corso della Mostra, e a cui parteciperanno esperti di fama nazionale, non potranno non venire, oltre ad una drammatica denuncia per la scandalosa incuria in cui tutti gli Enti interessati lasciano Ibla, relegandola ad essere solo una rapidissima tappa per i turisti di passaggio (basti pensare che ad Ibla non esiste né un ristorante, né tanto meno un albergo!) serie proposte di cui, bene o male, si dovrà tener conto.

Recentemente, sono state pubblicizzate con grande rilievo alcune iniziative prese da qualche club culturale in collaborazione con l’Ente Provinciale per il Turismo, allo scopo dichiarato di valorizzare Ibla. In realtà si sono contrabbandati per iniziative culturali spettacoli di musica leggera, talvolta bizzarramente abbinati a balletti classici, in defilé di moda e in altre iniziative del genere che hanno avuto come loro cornice gli stupendi Giardini Iblei. I “turisti” che si diceva sarebbero venuti, richiamati dai prestigiosi nomi dei cantanti presenti, sono mancati, e la festa l’hanno fatta i soliti “portoghesi”.

Nel quadro delle iniziative per la valorizzazione dci Giardini Iblei si è poi efficacemente inserito il ricevimento ivi offerto :1600 invitati in occasione delle nozze del rampollo di una nobile casata locale: dopo vari giorni fra le aiuole si potevano ancora scorgere resti di aragoste e tappi di buon spumante francese.

CAT