Giovanni Spampinato. L’Ora, 22 gennaio 1970

Ragusa: Polemica aperta sui piani di fabbricazione

RAGUSA, 22 genn – La clamorosa sortita del presidente della Commissione Provinciale di Controllo di Ragusa, che ha denunciato l’irregolarità della posizione dei Comuni della Provincia, che non hanno rispettato i termini di presentazione dei Piani Regolatori e dei Programmi cli Fabbricazione, ha provocato una vivace ripresa della polemica sulla mancata soluzione dei problemi urbanistici nei vari Comuni, e un aggiustamento nel tiro delle opposizioni.

Nel capoluogo, due interrogazioni sono state presentate al Sindaco dai consiglieri liberali e da quelli comunisti. Entrambi i gruppi chiedono la convocazione, con carattere d’urgenza, del Consiglio Comunale, per discutere (si legge nell‘interrogazione liberale) “sulle riconosciute responsabilità dell’Amministrazione comunale nella paralisi edilizia e per ricercare responsabilmente le possibilità di rimedio a tale gravissimo inconveniente”. I consiglieri comunisti, dal canto loro, ricordano “la battaglia combattuta dal “loro” gruppo da anni in consiglio per sostenere i motivi giuridici e pratici della urgente necessità di varare gli strumenti edilizi necessari e previsti dalla legge e di dare la precedenza al P.R., e invitano il Sindaco a prendere atto “del fallimento della sua azione e della maggioranza che lo sostiene e a trarne, onestamente, tutte le conclusioni”.

Dunque, a meno della striminzita maggioranza (venti consiglieri DC e uno repubblicano) non torni ad invocare a giustificazione la spaziale o qualche altra diavoleria, il Consiglio Comunale di Ragusa dovrebbe riunirsi assai presto. C’è d’altra parte da discutere anche il bilancio, regolarmente presentato con spaventoso ritardo, e la riforma della pianta organica.

Ma la circolare dell’avv. Agnello lascia il sapore amaro delle cose giunte tardi, e male a proposito. Quali saranno infatti i suoi effetti pratici? Nulli, se non addirittura negativi. Non bisogna dimenticare che l’Amministrazione è agli sgoccioli, e che la prossima sarà con ogni probabilità l’ultima riunione del Consiglio. Se si accetteranno i rilievi del presidente della C.P.C., il Programma di Fabbricazione non verrà discusso, senza che perciò sia presentato il Piano Regolatore. Così, si rimanda tutto alle calende greche, con piena soddisfazione di quella minoranza di notabili che, all’interno dell’oligarchia democristiana, aveva osteggiato la presentazione in Consiglio del Programma di Fabbricazione, che lederebbe alcuni loro cospicui personalissimi interessi.

Perché l’avv. Agnello non ha invitato tempestivamente l’Assessorato allo Sviluppo Economico ad inviare suoi funzionari che sostituiscano gli amministratori nell’applicazione della legge? Obiettivamente, la sua iniziativa assume il carattere di una compiaciuta esibizione e l’effetto di un amichevole aiuto alla minoranza in difficoltà.

CAT