Teresa Bartoli. Il Mattino, 8 novembre 2007

Altri cronisti tenevano le notizie sgradite nel cassetto

Giovanni era un giovane , appassionato e bravo cronista. Fece il suo lavoro con rigore anche quando, a febbraio del ’72, fu scoperto il cadavere di un costruttore edile e nella vicenda risultò implicato il figlio del presidente del tribunale di Ragusa. Giovanni lavorò e scrisse, nel silenzio dei colleghi che tenevano nel cassetto cose sgradite ai potenti. Lavorò e scrisse, malgrado le minacce, mentre la storia si intrecciava alle inquietanti manovre dei neofascisti in città. Lavorò e scrisse fino a quando il figlio del magistrato lo uccise.