Antonio La Monica “Ragusa non ha dimenticato Giovanni”

“Ma secondo me Ragusa non ha affatto dimenticato Giovanni”

Lo scrive il giornalista Antonio La Monica su “La Città” del 5 giugno 2010 

Ragusa, 6 giugno 2010 – Ragusa non ha dimenticato Giovanni Spampinato. Lo dico e lo scrivo perché mi ferisce non poco l’affermazione di Alberto, che di Giovanni è fratello, ogni qualvolta la comunità iblea si riunisce per fare memoria del cronista ucciso nel 1972.

Capisco, anche se solo in parte posso comprenderne il dolore immenso, la posizione di Alberto, la sua amarezza ed il senso di ingiustizia che gli attanaglia l’animo. Ma non credo sia giusto dire che Ragusa sia immemore di Giovanni.
Spiego il perché. Ho iniziato a fare questo mestiere nel 2002 ed uno dei primi appuntamenti che ho seguito fu proprio una conferenza nella Sala Avis dedicata a Giovanni Spampinato. Si parlava de “L’Ora” di Palermo e dei suoi cronisti uccisi dalle mafie.

Ho scoperto che Ragusa ha dedicato una strada al giornalista e che lo stesso ha fatto la Provincia regionale con la propria sala convegni.

Credo non siano state poche le occasioni in cui, tra dibattiti, conferenze e presentazioni di libri, si sia parlato in questa città di Spampinato. Non ultima l’affollata presentazione del libro “C’erano bei cani ma molto seri” alla libreria Saltatempo.
Forse, anzi di sicuro, tutto questo non potrà ancora ristabilire la bilancia della Giustizia, ma non è poco per una terra distratta, pigra e chiusa come la nostra.
Dirò di più. Anche il sospetto che ancora aleggia intorno alla figura del giornalista, specie tra molti dei suoi colleghi, dimostra che il suo esempio, per quanto non pienamente colto, sia vivo e bruciante allo stesso tempo. Una puntura acuminata. Un ronzio continuo ed assordante. Un monito o, più a bassa quota, un tema di dibattito che, a distanza di 38 anni, non si è ancora esaurito.
Sia per gratitudine, per ammirazione, astio o fosse anche per una sottile e contorta invidia, sono sicuro di una cosa: i ragusani non hanno dimenticato Giovanni Spampinato. Detto questo, ben vengano sempre momenti e parole che mantengano viva la sua memoria.
 Antonio La Monica