Intervista al Procuratore Petralia - Gianni Bonina - La Verità - 23 luglio 2011

Delitto Tumino. Nessun elemento per riaprire le indagini

Verso archiviazione pista romanzesca indicata da lettera anonima 

(…) Parliamo dl un incubo che la coscienza ragusana si trascina da decenni: il caso Tumino-Spampinato. Ci sono i presupposti per riaprire l’inchiesta?

La riapertura delle indagini è codificata dal Codice di procedura penale che richiede nuovi elemnti. Ora, sul delitto Spampinato si e avuta una condanna ed è un caso chiuso. Sì, si potrebbe andare alla ricerca di altri scenari, ma è necessario che emerga una pista, che in questi due anni pero non si è avuta. Se precedentemente qualche pista c’è stata ed è stata valutata negativamente cosi doveva evidentemente essere. Quanto al delitto Tumino l’unica cosa nuova che mi è pervenuta è una ricostruzione degna di una fiction, che probabilmente è pure veritiera ma è assolutamente impraticabile. Qualcuno l‘ha veicolata attraverso una figura istituzionale. Si tratta un testo anonimo, scritto su carta leggera con una Lettera 22, che affida ogni prova alla memoria di persone morte. e quindi non verificabili.

L’ipotesi che si avanza qual è?

L’ipotesi si lega a vicende passionali e tiene fuori il Campria dal sospetto di essere stato l’autore del delitto.

Per cui siamo vicini all’archiviazione. Viene fatto anche il nome dell’assassino che pero è morto, ciò che ha spinto l’anonimo a fare le sue rivelazioni.

Alle quali lei evidentemente non crede.

Non conta questo. Colui che potrebbe essere perseguito è morto. Chi ha critto il resto è un anonimo. È vero che si tratta di un testo circostaziatissimo ma i punti di riferimento sono labilissimi.

Per finire, come magistrato antimafia, si sente stretto in questa provincia?

Ma no. Questa provincia offre spunti interessanti invece. Personalmente non sono scontento perché ho lo spazio per occuparmi di cose di cui non mi sono mai occupato: reati ambientali, pubblica amministrazione… E contemporaneamente, visto il terreno vergine, ho la possibilità di esplorarlo con strumenti che certo non sono quelli in uso in un’indagine di mafia a Caltanissetta. Ma su tutto dobbiamo fare i conti con le limitazioni imposte da una piccola Procura qual è la nostra.

Gianni Bonina