Bibliografia

Gli insabbiati, storie di giornalisti uccisi dalla mafia e sepolti dall’indifferenza di Luciano Mirone (Castelvecchi, 1999)

Dal libro del cronista etneo L. Mirone emergono soprattutto gli scenari foschi che ne hanno costituito lo sfondo e gli insoluti.

 C’erano bei cani ma molto seri. Storia di mio fratello Giovanni ucciso per aver scritto troppo di Alberto Spampinato (Ponte alle Grazie, Milano 2009)
Dalla descrizione: “C’era un campo di girasoli, e mangiavamo i semi ancora verdi. C’erano le mucche, e la sera facevano la ricotta… Il padrone di casa, o un suo figlio, era cacciatore. C’erano bei cani, ma molto seri. Un giorno legarono un cane in cortile, e stette lì forse per due giorni. Il cane ululava, si lamentava, era straziante. Ci dissero di non avvicinarci, aveva la rabbia. Poi lo abbatterono a fucilate. Ricordo l’odore della terra bagnata dagli acquazzoni estivi. Quell’odore mi inebriava”. Così, ricordando la propria infanzia, scriveva nel 1971 il giovane giornalista ragusano Giovanni Spampinato, in una tragica e involontaria profezia: fu ucciso poco tempo dopo in circostanze ancora non chiarite. Come corrispondente dell'”Ora” di Palermo indagava su un omicidio e aveva cominciato a rivelare un perverso intreccio fra mafia, eversione nera e servizi segreti. Il fratello minore Alberto, anche lui giornalista, affida oggi a queste pagine un toccante e inquieto ritratto della sua famiglia di origine e un’inchiesta sulle vere cause della morte di Giovanni; ma al contempo vi raccoglie un’indagine personale e profonda sulla storia culturale e sociale della sua terra, la Sicilia, e del nostro Paese: dalla seconda guerra mondiale all’impegno del padre per l’ideale comunista, dal regno incontrastato della cultura contadina alle nuove stagioni dell’industrializzazione e della contestazione, fino all’emergere dei poteri oscuri della reazione e della criminalità.

• Morte a Ragusa di Carlo Ruta (Edi.bi.si., Messina 2004)
È la più recente ricostruzione della vicenda si ritrova in: Sulla scorta di documenti tratti dal palazzo di giustizia di Ragusa e di nuove testimonianze, in tale libro vengono chiarificati i nessi causali tra i delitti Tumino e Spampinato, mentre vengono offerti i riscontri oggettivi sui deficit dell’istruttoria sulla prima uccisione, già allora motivo di censure da parte dell’opinione pubblica e dell’informazione democratica nazionale.

Il caso Spampinato. Inchiesta drammaturgica di Roberto Rossi e Danilo Schininà (Centro studi Feliciano Rossitto, Ragusa, 2007)
Un documentario teatrale che ricostruisce la vicenda cucendo assieme carte giudiziarie, articoli, video e testimonianze dell’epoca. Andato in scena in prima nazionale a Riccione nel 2008, ospite del Premio di giornalismo televisivo intitolato ad Ilaria Alpi.

• Il triangolo della morte. Tumino, Campria, Spampinato di Gianni Bonina (Ragusa 1992)

Del delitto Spampinato nei primi anni novanta si è occupato il giornalista catanese Bonina con questo libro, da cui emerge il quadro complesso che, sul piano umano oltre che sociale, ha determinato quegli eventi tragici.