Antonio La Monica “Ragusa non ha dimenticato Giovanni”

“Ma secondo me Ragusa non ha affatto dimenticato Giovanni”

Lo scrive il giornalista Antonio La Monica su “La Città” del 5 giugno 2010 

Ragusa, 6 giugno 2010 – Ragusa non ha dimenticato Giovanni Spampinato. Lo dico e lo scrivo perché mi ferisce non poco l’affermazione di Alberto, che di Giovanni è fratello, ogni qualvolta la comunità iblea si riunisce per fare memoria del cronista ucciso nel 1972.

Daniela Ferrara: Che fare a Ragusa dopo il convegno con don Ciotti?

“QUEL MORSO IN PIU’ ”

GIOVANNI SPAMPINATO E L’IMMAGINE DEL GIORNALISMO D’INCHIESTA

Ragusa, 12 mag 2010 – “Nella mia testa si sono aperte migliaia di valvole. Devo versare fuori migliaia di parole o soffocherò. Quindi vi prego di non interrompermi.” (“F.M.Dostoevskij) – “L’Italia è un Paese senza Verità” (L.Sciascia) – Cosa lega Sciascia e Dostoevskij ad un tranquillo pomeriggio ragusano d’Aprile? Apparentemente nulla, eppure chi ha partecipato al Convegno promosso dalle Associazioni “Giovanni Spampinato” e “Libera” sulla figura di Giovanni Spampinato, lo scorso 26 aprile, non può fare a meno di cogliere un sottile filo comune tra queste frasi e gli argomenti trattati. Primo fra tutti

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Giornalisti uccisi. Santa Venerina: Motoraduno Antimafia

Ragusa, 10 maggio 2010 – Un incontro per ravvivare la memoria e difendere la legalità. Questo, e altro, è stato il    Motoraduno di Santa Venerina, organizzato da   “Motoexplora Glub Italia” nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 maggio. Due giorni per non dimenticare chi ha pagato il prezzo più alto, perché fosse  garantita a tutti la libertà di essere informati; due giorni per ricordare i giornalisti uccisi dalle varie mafie, perché delle varie mafie avevano parlato e scritto. Temi, luoghi e date scelte non a caso: Santa Venerina, dove riposa Maria Grazia Cutuli;  la provincia di Catania, teatro operativo di Pippo Fava e dove lo stesso fu ucciso;  le due date, 8 e 9 maggio, a cavallo delle quali fu ucciso Peppino Impastato. E poi il filo del ricordo che lega tutti quanti, quindi  Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Giovanni Spampinato, Mario Francese, Giancarlo Siani, Mauro Rostagno, Beppe Alfano. Il Motoraduno, quindi, come viaggio ideale verso la libertà , coniugata con la legalità,  attraverso le vie della memoria e del ricordo di tutti i giornalisti che hanno sacrificato la propria vita per la libera informazione, nel tempo in cui gli occhi dei reporter si tenta di tenerli  sempre più lontani dai luoghi dove avvengono i fatti, secondo un modello di giornalismo embeded, che non riguarda solo i fronti di guerra, ma sempre di più quelli della pace e dove sempre più spesso bisogna accontentarsi  delle verità ufficiali, che informano  poco per fare raccontare  ancora meno.

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Fabio Pannuzzo: Dopo convegno con don Ciotti c’è tanto da fare

RAGUSA, 3 maggio 2010 – Vi ringrazio per il convegno del 26 aprile 2010 alla Sala Avis con don Luigi Ciotti. Ragusa sta rispondendo. Eravamo veramente in tanti e la sala era strapiena. Da un anno a questa parte si è fatto tanto per far uscire dal buio dell’oblio la figura di Giovanni. Ma, come ha detto Alberto Spampinato, ancora tanto si deve fare perchè si possano vedere segni concreti di questo cambio di tendenza a Ragusa.
Io sto continuando la mia ricerca per la tesi sui temi di cui si occupava Giovanni Spampinato nelle sue inchieste, e mi sono accorto che non solo a Ragusa, ma anche nelle altre biblioteche della provincia non si dà la possibilità a un cittadino qualunque, a un giovane, di farsi un’idea di quello che accadde qui appena 40 anni fa. Alcune biblioteche sono chiuse, (si dice per lavori di restauro) e i periodici non sono consultabili, e non si sa nemmeno fra quanti anni saranno riconsultabili. Altre biblioteche, invece, non possiedono periodici di quel periodo storico della nostra provincia. Altre ancora hanno solo alcune copie di un quotidiano che preferiva non riportare certe notizie. La stessa cosa vale per la provincia di Siracusa e Catania. Forse qualcosa si può trovare a Catania e a Palermo presso le biblioteche centrali regionali. Speriamo bene!! Continuate così! Nel mio piccolo voglio collaborare e sostenere questo vostro impegno.
Fabio Pannuzzo, studente di Ragusa

Giovanni MeliI: le istituzioni ricordino Giovanni

L’introduzione del vice presidente dell’Associazione Giovanni Spampinato al Convegno “Noi e Giovanni” del 26 aprile 2010 alla Sala Avis di Ragusa:

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Ringrazio tutti coloro che hanno accolto il nostro invito.

  • Innanzitutto Don Luigi Ciotti, che non ha certo bisogno di essere presentato e che salutiamo calorosamente;
  • il Segretario dell’Associazione Stampa Siciliana, Alberto Cicero
  • il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, Franco Nicastro, amico e collega di Giovanni, ancora una volta a Ragusa con noi per portarci  il suo prezioso contributo.

Ringraziamo il Sindaco Di Pasquale e il Presidente della Provincia Regionale Antoci,  per la sensibilità dimostrata e per il qualificato contributo che  daranno a questo convegno e per le finalità che esso si prefigge di raggiungere.

Registriamo e ringraziamo per essere questa sera con noi:
  • La Dott.ssa Cannizzo, Prefetto di Ragusa;
  • il Dott. Petralia, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa;
  • Il Dott. Duchi, Giudice del Tribunale di Ragusa, già Presidente dello stesso Tribunale;
  • Riteniamo di dovere considerare presente, anche se virtualmente, il Dott. Brancatelli, Presidente del Tribunale di Ragusa, non presente fisicamente per precedenti impegni assunti.

Ancora una volta è con noi, o lo sarà più tardi perché ancora non è arrivato, Luciano Mirone, autore, per chi non lo sapesse, del libro “gli insabbiati, storie di giornalisti uccisi dalla mafia e sepolti dall’indifferenza”. Sono otto storie, fra cui quella di Giovanni Spampinato, otto giornalisti ammazzati per mano della mafia, le cui vicende si è tentato in qualunque modo di insabbiare. Continua a leggere

Libri. Gli insabbiati. Presentazone a Ragusa Ibla

Sabato 27 Marzo presso la Sala Falcone- Borsellino a Ragusa Ibla, il presidio di Libera Ragusa e la libreria Ubik invitano la cittadinanza a partecipare alla presentazione del libro di Luciano Mirone, “Gli Insabbiati”.

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Sarà presente l’autore insieme a Dario Montana, il fratello del commissario Beppe Montana ucciso a Palermo negli anni ’80

All’evento precederà la rappresentazione di “Felicia Bortolotta” a cura del Piccolo Teatro di Modica

Il testo narra dei giornalisti uccisi dalla mafia in Sicilia.
Le parole di chi è caduto per difendere la verità, la giustizia e la democrazia, combattendo la Mafia, denunciando la segreta natura dell’alleanza tra Mafia e Stato, o tra logge massoniche e altro Stato, indagando sulle dinamiche di queste loro interazioni e sulle personalità implicate, nominando i responsabili – quale che sia il loro potere e il loro grado istituzionale – hanno un valore differente. Dovremmo soppesarle, assaporarle e interiorizzarle, pensando che quel sangue non è stato versato invano: che da ognuno di noi dipende che quel sangue fertilizzi il tempo nostro, rinnovandolo, che da ciascuno discende che quei nomi divengano paradigmi, e infine che a tutti si richiede il sostegno ai nuovi giornalisti d’inchiesta, coraggiosi sino alla follia: non rimangano isolati, loro e i loro editori… Non rimangano inascoltati…

Giovanni non indietreggiò davanti ai misteri politico-criminali

Viveva in un situazione di frontiera. Fu ucciso semplicemente per aver fatto il suo lavoro, senza ritrarsi davanti ai misteri politico-criminali e a nomi ingombranti come quello del suo assassino, figlio del presidente del tribunale, invischiato nelle indagini – timide reticenti, insabbiate – su un delitto di provincia sul quale Giovanni aveva scritto con acume e impegno civile.