Giovanni Spampinato. L'Ora, 24-25 maggio 1969

Ragusa. Il prefetto ordina il fermo di un giovane che distribuisce volantini

RAGUSA, 24 mag – Un gravissimo atto intimidatorio della Questura ed una sconcertante iniziativa prefettizia hanno dato il tocco finale all’affare misterioso della stele ragusana.

Un giovane studente universitario, Alberto Spampinato, di 19 anni, è stato fermato dai funzionari della questura mentre distribuiva volantini firmati dalla gioventù socialista, dai giovani del PSIUP, dalla federazione giovanile comunista, da socialisti e repubblicani e dalla redazione del periodico giovanile “Dialogo”, in cui si denunciava lo spirito fazioso e reazionario del fantomatico comitato promotore per l’erezione del monumento (di cui fa parte significativamente, tra gli altri, la vedova del P.M. del processo di Verona) che aveva deliberatamente ignorato l’associazione partigiani, e lo spreco di milioni ( 40 o più) che si è fatto, mentre dilagano irrisolti gravissimi problemi locali.

Il fatto è accaduto alle ore 19,30 proprio in piazza del Popolo, dove nella mattinata di oggi il ministro Lupis, l’assessore regionale Giummarra e numerose altre autorità venute da tutt’Italia hanno inaugurato il monumento.Il  giovane  Spampinato stava  distribuendo i volantini presso il palco,  dove un gruppetto di funzionari stava facendo  le prove generali della cerimonia, quando un funzionario lo fermava  per impedir­ gli  di presentare  il volantino al prefetto che,  dopo  avere chiesto  se avesse l’autorizzazione per la diffusione del volantino (che secondo le nuove disposizioni non è affatto richiesta!)  lo faceva accompagnare in questura, dove veniva rilasciato  solo dopo  la identificazione.

La  notizia,  immediatamente  diffusasi   in  paese,  ha  suscitata una ondata di indignato stupore.

Negli ultimi  due giorni una complicata storia  si è aggiunta,  dando  al  fatto   tinte  fortemente  grottesche. Su tutti i muri  di Ragusa, sono  apparsi  due  manifesti: in uno, del sindaco,  si inneggiava al monumento “all’unità d’Italia” mentre nell’altro, della federazione provinciale  combattenti e reduci,  si invitavano  i giovani a raccogliersi  intorno al “monumento ai  caduti  di tutte le guerre  combattute dall’Italia dal 1860 a oggi!”.

Non  s’è   ancora  compreso  perché  fino  all’ultimo il comitato – di cui la Federazione combattenti e reduci è promotrice, – con in testa  il suo  presidente, l’ex  falangista  Sortino e il sindaco  prof. Pisana, ha preferito non dare un volto preciso al monumento, lasciando sussistere l’equivoco.

Il battesimo del monumento “tutto fare”  dopo  un decennio  di difficile  gestazione non  sarà  privo di controversie. Infatti alcuni sindaci  della. provincia,  invitati  a partecipare alla cerimonia, hanno  deciso  di non  intervenire, in segno  di  protesta pe r il carattere fazioso della cerimonia.

Mentre  telefoniamo si  sa  che  in  tal  senso  si sono  dichiarati i sindaci  di Comiso  (Salvatore  Guastella), di Vittoria (Salvatore  Battaglia), di Scicli (Giuseppe  Cartia).

Sembra   che  anche  i sindaci  di  Ispica (Stornello) e di Modica (Rizza) siano orientati nello stesso senso.

Intanto i giovani,  riunitisi  fino a tarda  notte, hanno  deciso  di non  lasciarsi intimidire e continuare nella mattinata di oggi la distribuzione  dei  volantini, per riaffermare il diritto dei cittadini alla libertà  di espressione.

Si  apprende intanto  che  la  caparbia  fedeltà della  questura di Ragusa al T.U. di P.S. fascista,  anche  nei punti in cui è stato  recentemente modificato, avrà come  conseguenza la presentazione di interrogazioni da  parte   di  numerosi parlamentari della  provincia  all’Assemblea regionale,  alla Camera e al Senato.

TOM