RAGUSA, 22 lug. – Ora che si possono valutare con sufficiente esattezza, dati alla mano, i risultati della scissione socialista nella provincia di Ragusa, appare in tutta la sua portata il fallimento, numerico e qualificativo dell’ operazione socialdemocratica.
L’unificazione, nella nostra provincia (come d’altronde è avvenuto un po’ dovunque) , non era mai divenuta effettiva sia alla base che al vertice: troppe le differenze e le diffidenze fra i vecchi militanti del PSI e 1a clientela socialdemocratica, gestita con metodi e mentalità che hanno più del mafioso che del politico, dai fratelli Lupis. Anche le sedi, di fatto, erano rimaste separate.
La notizia della scissione è stata quindi accolta con comprensibile sollievo dai socialisti ragusani, troppe volte mortificati dalla collaborazione con uomini così differenti per provenienza e modo di concepire la politica .Ora, a scissione avvenuta, al ministro Lupis, nella “sua provincia”, rimangono in mano un pugno di mosche. In tutti i comuni, gli iscritti del vecchio PSI sono rimasti al 100 per cento nel partito. A Monterosso Almo poi l’ex PSDI al completo ha deciso di non aderire alla scissione! Alcuni ex-socialdemocratici sono rimasti nel PSI anche a Scicli, Santa Croce e Vittoria; moltissimi a Ragusa.
In un recente convegno di quadri dirigenti, si è potuto constatare che, dei 12 segretari di sezione, solo quello di Chiaramonte è passato al PSU, dei 41 consiglieri comunali eletti nelle liste del PSI-PSDI unificati, 36 sono rimasti nel PSI.
Complessivamente, la situazione è ritenuta “buonissima” dai dirigenti provinciali. Abbiamo anche appreso che non pochi iscritti, allontanatisi dal partito in seguito all’infelice unificazione coi socialdemocratici, hanno intenzione di riallacciare i legami col PSI. Fra essi, sono alcune personalità assai note in provincia.
Per il 27 p.v. è in programma un’assemblea dei socialisti della provincia, in un locale pubblico del capoluogo. Presiederà l’on. Gaspare Saladino, segretario regionale del partito membro del Comitato Centrale.
TOM