Giovanni Spampinato. L'Unità, 26 gennaio 1972

Primi impegni della Regione per l’economia del Ragusano

RAGUSA, 26 gen – Da oggi sono cominciati a Palermo gli incontri sindacati-governo regionale-delegazioni popolari per affrontare, settore per settore, i problemi più urgenti dell’economia ragusana, riproposti con drammatica energia dallo sciopero generale di ieri svoltosi in tutta la provincia e culminato nella occupazione, sino a tarda ora della sera, del palazzo municipale del capoluogo.

Soprattutto se si tiene conto dell’irresponsabile atteggiamento che la Giunta regionale di centro-sinistra aveva assunto, a novembre, all’indomani del precedente sciopero generale nel ragusano, gli incontri avviati oggi costituiscono un primo concreto risultato positivo della lotta. L’impegno scaturito ieri sera a conclusione dell’affollata assemblea svoltasi nell’aula consiliare di Ragusa è tuttavia quello di non mollare sino a quando i primi impegni formalmente assunti dal Presidente della Regione con i sindacati non si tradurranno in fatti concreti.

Tali impegni si muovono in primo luogo in cinque direzioni: sblocco dei piani urbanistici già approvati dal Comune ma ancora giacenti alla Regione; attuazione delle opere prioritarie indicate dalle consulte zonali dell’Ente di sviluppo agricolo; ristrutturazione dei servizi pubblici di trasporto (anche in collegamento con le lotte studentesche per la gratuità dei servizi); varo di un piano di cantieri di lavoro per alleviare la dilagante disoccupazione; sviluppo e potenziamento dell’intervento delle partecipazioni pubbliche e in primo luogo dell’ENI e dell’AZASI per lo sviluppo delle attività industriali.

Su quest’ultima questione Fasino si è impegnato a convocare una riunione sindacati-ENI-EMS-AZASI dopo un suo incontro a Roma con i dirigenti dell’ENI.

Si apre, come si vede, almeno uno spiraglio nella vertenza; ciò che richiede però, soprattutto ora, la massima e continua vigilanza per imporre che agli impegni seguano fatti concreti. Esistono le condizioni per una mobilitazione così efficace delle masse popolari? Certamente la situazione, con la possente giornata di lotta di ieri, ha fatto registrare un più alto e saldo movimento. Indicativa appare, in particolare, l’unità realizzatasi tra movimento operaio e movimento studentesco sui temi e sugli obiettivi, oggi diventata unità di azione e di lotta. La maturità politica dimostrata da lavoratori e studenti nelle decine di interventi che si sono succeduti durante le dodici ore di occupazione del municipio, e la determinazione a fare della lotta di ieri il primo momento di una più vasta mobilitazione popolare per lo sviluppo economico e la piena occupazione, sono i fatti politicamente più rilevanti dello sciopero.

CAT