Studente e giovane giornalista dell’Ora di Palermo, fu assassinato perché aveva dato una notizia di troppo. Si oppose apertamente a una regola del quieto vivere, pacificamente accettata da molti suoi colleghi che lavorano nelle città di provincia: è meglio lasciare nel cassetto le notizie sgradite ai potenti del luogo.
Il Foglio, 13 ottobre 2007