In Italia +100%: 68 eisodi, 400 sotto tiro

Giornalisti, cosa dice il nuovo Rapporto Ossigeno sui cronisti minacciati

Chi sono, come proteggerli

Napoli, 23 settembre 2010 – Il primo dato del nuovo rapporto dell’osservatorio Ossigeno per l’informazione dice chesono raddoppiati nell’ultimo anno le minacce a giornalisti italiani. Quelli coinvolti in episodi di “censura violenta” e gravi intimidazioni sono stati nel 2009-2010 circa 400. I casi elencati nel rapporto con nomi e cognomi sono 53, ai quali se ne devono aggiungere altri 15 verificatisi negli ultimi sei mesi. Dei 53 censiti nel Rapporto, ha detto Alberto Spampinato, direttore del Rapporto Ossigeno, durante la presentazione a Napoli, giovedì 23 settembre 2020, “29 riguardano minacce individuali (nei confronti di un singolo giornalista) e 24 sono minacce collettive. Alcune di queste ultime sono rivolte a intere redazioni,  e ciò ci fa stimare in circa 400 i giornalisti coinvolti. Non sono pochi. Sono più dei componenti del Senato della Repubblica. E’ come se ogni comunità di 150 mila abitanti avesse un giornalista minacciato. Quattrocento non sono pochi, ma in realtà i minacciati sono ancora di più. Il fenomeno è molto esteso’’.

Leggi di seguito le notizie e nel link qui sotto la relazione integrale di Alberto Spampinato

https://giovannispampinato.it/index.php/abbiamoletto/160-giornalisti-minacciati-il-rapporto-ossigeno-2010

Il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

inviato in occasione della presentazione del Rapporto 2010 di Ossigeno per l’informazione

Roma, 23 settembre 2010 – A 25 anni dal barbaro assassinio di Giancarlo Siani è importante ricordare sempre, senza ombra di ritualità, alle nuove generazioni il suo coraggioso esempio di impegno professionale, di senso civico e di educazione alla legalità. Così come è apprezzabile la scelta di caratterizzare la VII edizione del premio giornalistico dedicato al giovane cronista de “Il Mattino” assassinato dalla camorra con il convegno dell’Osservatorio “Ossigeno per l’informazione” sull’impegno del giornalismo italiano a sostegno dell’azione delle forze dello Stato e delle rappresentanze più illuminate della società civile per contrastare e debellare la inquietante presenza e la minaccia della criminalità organizzata. Ai familiari e a quanti oggi rendono omaggio al sacrificio di Giancarlo Siani giunga il mio partecipe saluto.

Giorgio Napolitano

RAPPORTO ‘OSSIGENO’, 400 CRONISTI MINACCIATI 2009-10

(ANSA) – ROMA, 23 SET – Sono 400 i giornalisti italiani coinvolti nel 2009-2010 in minacce e intimidazioni per la pubblicazione di notizie sulla mafia, sul terrorismo o su episodi di estremismo politico, in pratica il doppio del triennio 2006-2008. E’ la stima contenuta nel Rapporto 2010 di Ossigeno, l’osservatorio sui cronisti sotto scorta e sulle notizie oscurate in Italia con la violenza, promosso da Federazione nazionale della stampa e Ordine nazionale dei giornalisti insieme con Libera informazione, Unione nazionale cronisti italiani e Articolo 21.
Il rapporto – il secondo dopo quello consegnato il 20 luglio 2009 al Quirinale al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e relativo al periodo 2006-2008 – viene presentato oggi a Napoli, nella sede del Mattino, nell’ambito delle iniziative per il premio Giancarlo Siani, alla presenza di Alberto Spampinato, direttore dell’Osservatorio, Roberto Natale, presidente della Fnsi, Lirio Abbate, Arnaldo Capezzuto, Rosaria Capacchione. Coordina il direttore del Mattino Virman Cusenza.
Secondo le stime di Ossigeno, sono 68 in totale i casi di minacce e intimidazioni denunciati (53 nel periodo gennaio 2009-marzo 2010, monitorato dal rapporto, piu’ 15 dopo la chiusura dell’indagine), contro i 61 del rapporto precedente; 43 quelli di intimidazioni individuali (erano 52), 24 le minacce collettive (erano 9 nel 2006-2008); 13 le aggressioni fisiche (16 nel rapporto precedente), 10 i danneggiamenti (contro gli 8 del biennio 2006-2008).
Quanto alla modalita’ delle minacce, 28 sono state perpetrate via lettera e telefono (erano 17 nel rapporto precedente), 2 via web, 14 per via giudiziaria (contro le 15 del biennio 2006-2008). Infine la distribuzione territoriale: la maggior parte dei casi e’ stata registrata in Calabria; seguono Sicilia, Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Basilicata, Piemonte ed Emilia Romagna.
”I casi denunciati – spiega Spampinato – sono la minima parte, come ha rilevato anche il Rapporto biennale dell’Unesco sui giornalisti uccisi o minacciati nel mondo. Sono raddoppiati rispetto al nostro precedente rapporto, forse anche perche’ oggi c’e’ piu’ coraggio, spazio per le denunce”. Essenziale e’ ”fornire una valida tutela legale dei giornalisti”, questione che, secondo Spampinato, ”chiama in causa tutti coloro che hanno a cuore la liberta’ di informazione e riconduce alla questione della riforma della legislazione sulla diffamazione e di una legislazione esplicita per affermare e tutelare il diritto di cronaca”. (ANSA).

MAJ 23-SET-10 11:20

SIANI, PICIERNO (PD): PROTEGGERE GIORNALISTI MINACCIATI MAFIE

(9Colonne) Roma, 23 set – “Di Giancarlo Siani mi piace ricordare che era anzitutto un ragazzo di 26 anni, che voleva essere un  bravo giornalista. E lo era davvero, per la sua capacità di comprendere a fondo le dinamiche della camorra. Ed è stato proprio un articolo apparso su Il Mattino a firmare la sua condanna a morte, a conferma di come le parole e la scrittura possano essere un’arma fortissima contro le mafie”. Lo dice Pina Picierno deputata del Pd.

“In sua memoria – prosegue Picierno – dobbiamo ricordarci di tutti i giornalisti e gli operatori dell’informazione che rischiano la vita per raccontare la verità, che convivono con il pericolo dell’isolamento e della solitudine. Per questo ha particolare importanza che nel giorno del 25mo anniversario della morte di Giancarlo Siani venga presentato il secondo rapporto Ossigeno che fa il punto sulla situazione dei giornalisti minacciati. Una realtà molto grave nel nostro Paese, che è anche una delle ragioni per le quali Freedom House ha definito l’Italia un Paese parzialmente libero. Occorre liberarci delle catene della criminalità organizzata anche perché non possa
vincere il silenzio contro la libertà di informazione e non ci sia mai più un’altra vita spezzata come quella di Siani”.
(PO / red)  231247 SET 10

Apc-Giornalisti/ Rapporto ‘Ossigeno’: 400 minacciati in 2009-2010

Autori di articoli su mafia e terrorismo, il doppio del 2006-2008

Roma, 23 set. (Apcom) – Sono 400 i giornalisti italiani che nel 2009-2010 sono stati minacciati o intimiditi per la pubblicazione di notizie su mafia, terrorismo o episodi di estremismo politico. Sono il doppio del triennio 2006-2008. E’ la stima contenuta nel Rapporto 2010 di Ossigeno, l’osservatorio sui cronisti sotto scorta e sulle notizie oscurate in Italia con la violenza, promosso da Fnsi e Ordine nazionale dei giornalisti insieme con Libera informazione, Unione nazionale cronisti italiani e Articolo 21.

Il rapporto è stato presentato oggi a Napoli nell’ambito delle iniziative per il premio Giancarlo Siani, alla presenza di Alberto Spampinato, direttore dell’Osservatorio, Roberto Natale, presidente della Fnsi, Lirio Abbate, Arnaldo Capezzuto, Rosaria Capacchione. Secondo i dati di Ossigeno, sono 68 in totale i casi di minacce e intimidazioni denunciati (53 nel periodo gennaio 2009-marzo 2010, monitorato dal rapporto, più 15 dopo la chiusura dell’indagine), contro i 61 del rapporto precedente; 43 quelli di intimidazioni individuali (erano 52), 24 le minacce collettive (erano 9 nel 2006-2008); 13 le aggressioni fisiche (16 nel rapporto precedente), 10 i danneggiamenti (contro gli 8 del biennio 2006-2008).Red/Vep 231518 set 10 (segue)

Apc-Giornalisti/ Rapporto Ossigeno: 400 minacciati… -2-
La maggior parte dei casi in Calabria, Sicilia e Campania

Roma, 23 set. (Apcom) – Quanto alla modalità delle minacce ai cronisti rilevate dall’osservatorio ‘Ossigeno’, 28 sono state perpetrate via lettera e telefono (erano 17 nel rapporto precedente), 2 via web, 14 per via giudiziaria (contro le 15 del biennio 2006-2008). La maggior parte dei casi è stata registrata in Calabria; seguono Sicilia, Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Basilicata, Piemonte ed Emilia Romagna.

“I casi denunciati – spiega Alberto Spampinato, direttore dell’Osservatorio – sono la minima parte, come ha rilevato anche il Rapporto biennale dell’Unesco sui giornalisti uccisi o minacciati nel mondo. Sono raddoppiati rispetto al nostro precedente rapporto, forse anche perchè oggi c’è più coraggio, spazio per le denunce”. Fondamentale è “fornire una valida tutela legale dei giornalisti”, un problema aperto questo che “chiama in causa tutti coloro che hanno a cuore la libertà di informazione e riconduce alla questione della riforma della legislazione sulla diffamazione e di una legislazione esplicita per affermare e tutelare il diritto di cronaca”.

Red/Vep 231525 set 10

SIANI: RAO (UDC), POLITICA SOSTENGA GIORNALISTI ONESTI

(ANSA) – ROMA, 23 SET – ”Il rapporto annuale dell’osservatorio Ossigeno delinea un quadro molto preoccupante per la libertà di informazione in Italia. Il sostanziale raddoppio dei casi di minacce ai giornalisti nel biennio 2009-2010 e’ la dimostrazione che c’e’ bisogno di un sostegno maggiore, specialmente da parte della politica, nei confronti dei tanti professionisti sconosciuti al grande pubblico che informano i cittadini lontano dalla ribalta e subiscono ogni sorta di minaccia, piu’ o meno violenta o subdola nel tentativo di condizionare il loro lavoro”. E’ quanto afferma il deputato dell’Udc Roberto Rao.

”Spesso purtroppo – osserva Rao – la solidarieta’ arriva troppo tardi, ovvero quando si e’ gia’ passati dalle minacce ai fatti. Chiediamo che la commissione Antimafia acquisisca i dati del rapporto e che il Parlamento si faccia garante della liberta’ di informazione, traguardo ancora non raggiunto per via della morsa violenta della criminalita’ contro i giornalisti che svolgono il loro lavoro con coraggio e amore per la verità”.
(ANSA).     FLB 23-SET-10 15:30